Di cosa mi occupo?

  • Onde d’urto extracorporee

  • Ortopedia e Traumatologia

  • Neuromodulazione Interattiva

  • Riabilitazione e Recupero Funzionale

  • Patologie dei Tendini

  • Medicina Rigenerativa dei Tessuti

  • Traumatologia dello Sport

  • Trattamento dei “trigger points” e sindromi dolorose muscolo – scheletriche

Intervista CLASS TV

Successo terapia Onde d’Urto

Osso 70%
Tendine 85%
Articolazioni 65%
Ferite 80%
Piaghe 70%
Ulcere 80%
Spasticità 60%
Cellulite 80%

FAQ sulle Onde d’Urto

Sono molto dolorose?

No, in linea generale, se ben eseguite, con protocolli terapeutici adeguati e con apparecchiature idonee, le onde d’urto extracorporee sono ben tollerate. Per i trattamenti sull’osso che richiedano l’utilizzo di energie piu’ elevate, puo’ essere indicata un’anestesia locale (o eventualmente la sedazione per alcune tipologie di apparecchiatura).
ATTENZIONE: la procedura terapeutica con questa tecnologia puo’ essere considerata operatore – dipendente (cioe’correlata alla competenza ed esperienza dell’operatore che esegue le onde d’urto).

Esistono diversi tipi di onde d'urto?

Le onde d’urto vengono definite extracorporee e, dal punto di vista pratico, si distinguono in “focali” (onde d’urto propriamente dette) ed onde “radiali” (di pressione o “balistiche”).
I due tipi di onde, si differenziano per:
– modalità di generazione dell’onda
– tipo di apparecchiatura utilizzata in ambito clinico
– alcune indicazioni terapeutiche (non in tutti i casi le due metodiche possono essere utilizzate
indifferentemente).

Provocano ematomi anche cospicui?

No, se correttamente eseguite e rispettando i protocolli terapeutici di ciascun tipo di macchinario.
Eventuali arrossamenti e/o petecchie cutanee sono fenomeni transitori che scompaiono nel giro di 24-48 ore. La comparsa di ematomi anche cospicui è generalmente da attribuirsi ad una non corretta applicazione della metodica, ad un uso improprio della strumentazione o alla presenza di gravi disturbi della coagulazione. E’ piu’ probabile che ematomi cospicui di formino dopo applicazione delle onde radiali (balistiche), soprattutto se non correttamente applicate.

Sono ripetibili?

Si, alcune patologie di tipo cronico (es. fascite plantare e tendinopatia degenerativa/calcifica della cuffia) possono richiedere piu’ cicli di terapia, specie in caso di dolore persistente da alcuni anni. Molte delle patologie dell’apparato muscolo – scheletrico, per loro natura, possono inoltre di pre se’ stesse ripresentarsi nel corso degli anni, specie nei casi in cui non sia possibile eradicarne la causa (es. sovrappeso, sforzi ripetitivi, etc.)

Sono applicabili in fase acuta?

Si, le patologie acute (insorte di recente o recentemente riacutizzatesi) sono quelle che potenzialmente possono trarre il piu’ rapido e maggiore beneficio dal trattamento. Sarà comunque responsabilità del medico operatore valutare l’indicazione per ogni caso specifico e le relative modalità di applicazione (intensità dell’energia e numero di colpi).

Sono indicate in tutte le patologie ortopediche?

No, anche se il loro campo di applicazione è attualmente molto ampio ed in continuo aggiornamento. Le indicazioni terapeutiche vengono formulate sulla scorta dei meccanismi eziopatogenetici. In molte indicazioni le onde d’urto focali possono essere considerate di tipo “CURATIVO” (guariscono cioè dall’infiammazione o “rigenerano” i tessuti), mentre in altri casi possono essere utilizzate a scopo puramente “PALLIATIVO”, ma comunque potenzialmente altrettanto utile per il paziente. L’indicazione al trattamento con onde d’urto viene formulata con prescrizione medica.

Sono radiazioni ionizzanti?

No, il litotritore genera onde d’urto, che si propagano come ONDE ACUSTICHE (cioè energia meccanica) in un mezzo acquoso. NON ESISTE pertanto alcun rischio aggiuntivo per chi ha da poco eseguito indagini come radiografia, TAC, risonanza magnetica nucleare o altri esami strumentali che richiedano l’impiego di radiazioni ionizzanti.

Applicabili solo in presenza di calcificazioni?

No, la presenza di calcificazioni tendinee o legamentose non è il requisito fondamentale per poter prescrivere il trattamento con onde d’urto (vedi sotto).

Lo scopo è di "rompere" le calcificazioni?

No, le onde d’urto possono contribuire alla scomparsa di calcificazioni tendinee o in prossimità di legamenti ed articolazioni, lentamente, con il passare dei mesi, ma non per un meccanismo di frantumazione fisica (come avviene invece per i calcoli renali nella litotripsia urologica), bensì per disgregazione (grossolanamente paragonabile all’azione di un anticalcare che “scioglie”).

Esistono dei rischi di lesione?

No, l’applicazione corretta e competente delle onde d’urto non espone a rischi di questo genere sui tessuti. Affinchè il trattamento sia sicuro ed efficace, sono requisiti indispensabili: una precisa conoscenza dell’anatomia delle aree del corpo da trattare, una corretta diagnosi, un esame obbiettivo accurato prima di procedere all’applicazione, così come un’adeguata competenza circa le caratteristiche tecniche della macchina da utilizzare ed i relativi protocolli di terapia consigliati per quello specifico strumento.

Sono prescrivibili a "scopo preventivo"?

No, l’ indicazione alla terapia per le patologie tendinee (cosiddetti “tessuti molli”) è attualmente solo per pazienti in FASE SINTOMATICA. Per le patologie dell’osso puo’ essere indicato trattare anche pazienti asintomatici ma con patologia in fase “attiva”, cioè documentabile con esami strumentali (es: una frattura in lenta guarigione o necrosi ossea).

Sono l'ultima soluzione prima dell'intervento?

Si, relativamente alle patologie tendinee, le onde d’urto focali possono costituire una valida alternativa terapeutica, quando altre terapie non si sono rivelate efficaci, prima di considerare l’ipotesi di un eventuale intervento chirurgico. Per alcune patologie dell’osso, invece, come nel caso di pseudoartrosi e necrosi, le onde d’urto focali talora rappresentano attualmente il trattamento di prima scelta.

L'effetto terapeutico è immediato?

No, in genere è necessario attendere alcune settimane (anche un mese ed oltre), prima di poterne valutare correttamente l’efficacia anche se alcuni pazienti, soprattutto quelli che presentano, prima di iniziare la terapia, un dolore piu’ intenso, possono provare sollievo anche in tempi rapidi. Generalmente è consigliabile una visita di controllo a distanza di 2 -3 mesi dalla fine del trattamento. Inoltre, fra un trattamento e l’altro, in maniera anche imprevedibile, è possibile che si verifichi una riaccensione della sintomatologia dolorosa.

Onde d’Urto

Una metodica innovativa in campo ortopedico e fisiatrico – riabilitativo, sicura, non invasiva ed estremamente efficace per il trattamento di molte patologie dell’apparato muscolo scheletrico, piu’ di recente entrata anche nell’ambito della Medicina Rigenerativa dei Tessuti (soprattutto patologie della rigenerazione cutanea).

Maggiori Info sulla Terapia

NeuroStimolazione Interattiva (NSI)

La NeuroStimolazione Interattiva (NSI) è una forma particolare ed innovativa di elettroterapia, applicabile per la cura di molte patologie dell’apparato muscolo – scheletrico, sia di tipo acuto che di tipo cronico, di varia origine.

Maggiori Info sulla Terapia

omceo-logo

Specialista in Ortopedia e Traumatologia

ismt

International Society for Medical Shockwave Treatment – (ISMST)
ISMST Senator and International Instructor
ISMST Membership Secretary

sitod

SITOD Past President
Società Italiana Terapia Onde D’urto

humanitas

Responsabile Centro Terapia e Ricerca Onde d’Urto
HUMANITAS RESEARCH HOSPITAL