Originariamente introdotta in medicina per la cura dei calcoli renali (litotripsia urologica), la terapia con onde d’urto focali ha trovato poi ampia e crescente diffusione in ambito ortopedico e fisiatrico, per la cura di molte patologie dell’apparato muscolo – scheletrico, e non solo si tratta di una metodica sicura, non invasiva, pressochè priva di effetti collaterali di rilievo; molto ben tollerata e di grande efficacia se praticata da mani esperte e con apparecchiature idonee.

Le onde d’urto non vengono applicate con lo scopo di “rompere” le calcificazioni, bensì per favorire la risoluzione dei processi infiammatori e le manifestazioni correlate (dolore ed eventualmente gonfiore – edema). 
L’eventuale scomparsa di calcificazioni, non è legata ad un effetto meccanico diretto (= rottura), bensì ad un’azione di tipo biologico (= scioglimento o disgregazione).

Le onde d’urto focali possono essere infatti considerate, a tutti gli effetti, una forma di “meccano – terapia”, ovvero una stimolazione meccanica dei tessuti, in grado di produrre effetti biologici positivi nell’organismo, ai fini terapeutici. Possiamo affermare quindi che, con le moderne conoscenze, al concetto di tipo puramente “meccanico” (sfruttato invece in urologia per i calcoli renali), in altri ambiti della medicina, si è sostituito il concetto “biologico”.
E’ noto, ad oggi, che la stimolazione con onde d’urto induce nelle cellule, non effetti di tipo lesivo, bensì la produzione di fattori di crescita ed altre sostanze utili alla guarigione delle diverse patologie, sia di tipo infiammatorio, sia legate a problemi della rigenerazione dei tessuti, come evidenziato dalle ricerche degli ultimi anni…

I fattori di crescita sopra citati ed altri mediatori biochimici correlati, sono in grado infatti di stimolare anche le cellule staminali presenti nei tessuti, verso la moltiplicazione e differenziazione, ai fini della rigenerazione dei tessuti (soprattutto osso e cute).
Tale effetto è supportato anche da fenomeni di neoangiogenesi (cioè formazione di numerosi e piccoli nuovi vasi sanguigni, che nutrono e mantengono vitali i tessuti.

Oltre al ben noto effetto antiinfiammatorio ed antidolorifico, possiamo oggi affermare che la terapia con onde d’urto focali è quindi in grado di rigenerare i tessuti (compreso l’osso), quando vi sia una lesione.
Ma non solo .. l’effetto di rigenerazione non si manifesta solo in presenza di una lesione con esposizione di tessuto “vivo” (ferite, piaghe, etc..), bensì anche come trasformazione di tessuto fibroso (in genere esito di trauma cicatrice), in un tessuto piu’ “vitale”, con indubbi vantaggi dal punto di vista della funzione. Cio’ puo’ valere per le cicatrici cutanee retraenti, così come per le fibrosi muscolari profonde (spesso esito di traumi sportivi). In entrambi i casi, la fibrosi viene progressivamente rimodellata e sostituita da un tessuto piu’ elastico e funzionale.

Grazie ai meccanismi d’azione sopra descritti, le onde d’urto risultano essere un valido strumento terapeutico anche per migliorare l’aspetto estetico di una cicatrice dopo trauma o intervento chirurgico (specie se trattasi di chirurgia plastica o esiti di complicanze); da non dimenticare l’interessante ed efficace applicazione per ridurre i disturbi da “cicatrici dolorose”.
Inoltre, l’effetto di trasformazione dei tessuti fibrotici sopra descritto, rende le onde d’urto un valido ed innovativo strumento di terapia medica, per combattere anche gli inestetismi della cellulite.